3 Giugno 2014

Proposta contro costi nascosti App

Condividi questo articolo

APP

Oggi sulla piattaforma Lex abbiamo caricato una proposta di legge sulla tutela dei consumatori e del pluralismo dell’informazione in materia di app. L’incessante diffusione di smartphone e altri dispositivi che consentono l’accesso ad internet ha consentito il rapido sviluppo anche in Italia della app-economy, un settore in espansione che consente anche a piccole startup di crescere e rafforzarsi nel mondo digitale. Questa proposta di legge nasce da una recente iniziativa internazionale dell’’Ufficio del commercio equo inglese (Office of fair trading) e da un’indagine avviata dall’Autorità della Concorrenza e del Mercato italiana proprio sui comportamenti dei gestori dei marketplace virtuali. La proposta di legge segue queste iniziative con l’intento di fornire adeguati strumenti di protezione per i cittadini, soprattutto minori, obbligando i gestori dei marketplace a fornire precise informazioni (e alcuni di questi già lo fanno su base volontaria) sugli acquisiti inseriti nelle app prevedendo, inoltre, particolari cautele nelle fase del pagamento.

La proposta interviene anche su un altro tema strettamente legato al primo: quante volte nell’acquistare un dispositivo mobile (soprattutto smart-tv) avete trovato precaricata la app di Repubblica o di un’altra testata giornalistica? Molti cittadini, piuttosto che eliminare le app preinstallate, le utilizzano, per pigrizia o inconsapevolezza, limitando così il proprio panorama informativo e conoscitivo. Questa pratica oltre che essere idonea a restringere il pluralismo dell’informazione pone seri problemi sul piano concorrenziale. Con la proposta presentata inseriamo strumenti per scoraggiare questi accordi, ridando ai cittadini la libertà di informarsi dove vogliono senza condizionamenti. La proposta e su LEX ora aspettiamo i vostri contributi.

Mirella Liuzzi, M5S Camera