L’assunzione di Alfano jr nella società controllata da Poste Italiane per uno stipendio pari a 160mila euro è surreale, soprattutto in un momento in cui stiamo assistendo alla seconda tranche di privatizzazione di Poste Italiane.
Dopo la cessione del 35,3% del capitale dello scorso ottobre, che ha consentito al ministero dell’Economia di incassare 3.058 milioni, questa volta si replica con il collocamento di un altro 29,7% del capitale, unico pacchetto di azioni del gruppo rimasto in mano al Governo.
Così Poste Italiane non sarà più dello Stato Italiano, la maggioranza, il 65%, sarà di proprietà di soggetti privati. Mettendo a rischio così migliaia di posti di lavoro, competenze, tecnologie, 500 miliardi l’anno di risparmi dei cittadini, la stessa coesione sociale e territoriale del Paese.
Questo Governo Renzi sarà più interessato a salvaguardare il posto del fratello di Alfano o quello di migliaia di italiani?
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Sono basita…..alla faccia di chi lavora per 1000 euro e meno di 1000