Roma, 29 luglio 2015 – «Un’audizione che non ha risolto i dubbi e che anzi ci ha lasciato con tante domande. Il ministro Delrio in Commissione Trasporti è stato incompleto sul piano dei porti italiano, che vale ogni anno 16 miliardi di euro: è quanto lo Stato incassa grazie al fisco legato alle autorità portuali», è il commento dei deputati M5S della Commissione Trasporti.
«È scandaloso che il governo stia creando la figura del super-presidente. Una specie di meta sindaco: nominato dal governo direttamente, avrà pieno potere anche sui piani regolatori. Per assurdo – dicono i deputati – potrebbe decidere di costruire centri commerciali, agire sulla viabilità locale senza che il sindaco possa opporvisi».
Secondo un’analisi (tra l’altro stilata dalla multinazionale Ernst&Young, e non si capisce perché) il sistema portuale vale il 2,6% delPpil nazionale. Una risorsa, quindi che il ministero non riesce a utilizzare al meglio.
«Anzi viene sfruttata solo per estromettere il potere locale in funzione di una centralizzazione illogica».
«A fine audizione – denuncia la portavole Mirella Liuzzi – non sappiamo esattamente quante autorità portuali ci saranno, quali saranno, in base a quali criteri. Cambieranno i nomi: autorità di sistema portuale invece che autorità portuale. Ma cambiando il nome, il risultato – cioè l’ambiguità voluta del piano, la mancanza di raziocinio e di buona politica – non cambia affatto».