14 Dicembre 2017

I miei emendamenti alla Legge di Bilancio 2018

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Legge di Bilancio 2018: dopo l’approvazione al Senato è la volta della Camera. Anche quest’anno, a ridosso delle feste natalizie, non sono mancati i regali del Governo come ad esempio il taglio per miliardi di euro alla sanità o l’allungamento della  prescrizione per le cartelle esattoriali. Inutile dire che la nostra proposta sull’abolizione dei vitalizi è stata dichiarata inammissibile. Questo perché va bene tutto, purché non si vadano a toccare i privilegi. Noi portavoce in parlamento, ognuno in base alla propria competenza, abbiamo presentato degli emendamenti per provare a migliorare il testo arrivato alla Camera.

Per quanto mi riguarda, ecco le mie proposte di modifica:

★ Concorrenza: Incentivare l’ingresso di potenziali nuovi entranti per le gare del 5G
Questo emendamento, a favore di nuovi entranti, oltre a garantire un maggiore incasso per lo Stato, avrebbe l’effetto di incrementare la concorrenza e massimizzare le enormi potenzialità offerte dal nascente ecosistema 5G. L’anno prossimo, con le nuove aste 5G, ci saranno grossi introiti per lo Stato; favorire l’ingresso di nuovi entrati è, oltre che giusto, anche un modo per aumentare la concorrenza. In altri Paesi come il Regno Unito e l’Irlanda ci hanno già pensato definendo un meccanismo che stabilisce il limite massimo alle quantità di risorse spettrali che ogni aggiudicatario potrà assicurarsi. Inoltre il quadro normativo europeo, in particolare il programma pluriennale europeo relativo alla politica in materia di spettro radio, prevede un obbligo in capo agli Stati membri dell’UE di promuovere una concorrenza effettiva ed evitare le distorsioni di concorrenza nel mercato interno per i servizi di comunicazione elettronica nelle procedure di licenza delle frequenze radio (articolo 5 della Decisione N. 243/2012/UE del 14 marzo 2012).

★  Connettività: più finanziamenti per lo sviluppo del wi-fi
L’iniziativa europea WiFi4EU, che avrà un bilancio di 120 milioni di euro in totale per tutta Europa, favorirà l’installazione di dispositivi per il wi-fi all’avanguardia nei centri della vita comunitaria. Le autorità locali saranno incoraggiate a sviluppare e promuovere i propri servizi digitali in settori quali l’amministrazione online, la telemedicina e il turismo elettronico ecc. In questo progetto, 20 milioni di euro circa spetteranno all’Italia. Con questo emendamento andiamo a stanziare ulteriori due milioni di euro all’anno, per tre anni (2018-2020), a favore dei Comuni che usufruiranno (in cofinanziamento) di questi stanziamenti presentando un progetto per lo sviluppo di un hotspot wi-fi gratuito.  

★ Penalità per le i broadcaster televisivi che non libereranno le frequenze
Con questo emendamento abbiamo previsto delle penalità per le televisioni che non libereranno le frequenze 700 nei tempi prestabiliti a favore del 5G. L’emendamento si rende necessario al fine di introdurre uno strumento volto a disincentivare il mancato rispetto della tabella di marcia nazionale, anche al fine di garantire l’adempimento degli obblighi sanciti in ambito UE.

★ Più soldi per la digitalizzazione della P.A., la banda ultralarga e gli edifici scolastici
I finanziamenti per la digitalizzazione dell’Italia non sono mai abbastanza. Ecco perché ho proposto che le entrate derivanti dalle procedure di assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G vengano usate per promuovere la digitalizzazione della pubblica amministrazione; favorire la diffusione di reti di banda ultra larga e per compiere interventi di infrastrutturazione di reti di banda ultra larga per la connessione degli edifici scolastici e incentivare gli istituti scolastici che attivano il servizio di connettività su reti a banda ultraveloci.

★ Tutela dei consumatori: tariffazione cellulari su mese solare
Basta bollette a 28 giorni. Per porre fine al pasticcio su cui siamo intervenuti da subito,  abbiamo proposto un emendamento a prima firma del collega Paolo Romano (di cui sono coofirmataria) in cui chiediamo il ritorno ad una fatturazione mensile in modo che le offerte telefoniche si rinnovino non ogni 28 giorni, come oggi avviene, ma tenendo conto come riferimento temporale il mese solare.

Mirella Liuzzi – Portavoce M5S alla Camera