30 Novembre 2016

Referendum: M5S, da De Luca nuovi sprechi su aeroporto Salerno

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renzi-deluca
“Nuovi sprechi targati De Luca a danno dei cittadini. Stavolta a provocare l’emorragia di denaro pubblico è l’Aeroporto di  Salerno-Pontecagnano ‘Costa D’Amalfi’, uno ‘scalo-fantasma’, non operativo, a cui il governatore Pd della Regione Campania ha riservato 2,5 milioni di euro, di certo non per la gestione virtuosa visto che la società che lo gestisce è in perdita per 2,6 milioni di euro (3,7 milioni nel 2009) e, da quanto si apprende da una video inchiesta di Corriere.it, non ha nemmeno i soldi per riparare il cancello, nonostante risulti una spesa di 426 mila euro per la sorveglianza, con i gravi problemi per la sicurezza pubblica che ne conseguono”.  È questo, in sintesi, il contenuto di un’interrogazione al Ministero dei Trasporti presentata dai deputati del M5S della Commissione Trasporti insieme con Angelo Tofalo, deputato 5stelle di Salerno in Commissione Copasir. “Una somma simile a quella riservata da De Luca allo scalo salernitano è stata destinata anche dalla Regione Basilicata, anch’essa a guida piddina, interessata a  creare un collegamento tra l’aeroporto salernitano e la Pista Mattei di Pisticci, in provincia di Matera, sulla quale il M5S ha già presentato un’altra interrogazione”, afferma la parlamentare lucana Mirella Liuzzi, prima firmataria dell’interrogazione. “De Luca e il Pd devono smetterla di usare le opere pubbliche come dei ‘bancomat del consenso’. Lo abbiamo visto a Salerno con l’ecomostro del Crescent e la cementificazione selvaggia del litorale. In questo modo si fa un doppio danno ai cittadini: si sprecano i loro soldi e si deturpa il territorio. È finito l’inganno del ‘sindaco-sceriffo’, rivelatosi una folkloristica pantomima di facciata”, aggiunge il deputato salernitano 5stelle Angelo Tofalo. “Dal voto di scambio per vincere il referendum costituzionale all’emendamento alla legge di Bilancio che consegnerà a De Luca la Sanità campana: quale credibilità può avere questa classe politica del Pd, che da Renzi a De Luca, dice di voler cambiare la Costituzione per ridurre gli sprechi ma poi è la prima a produrli? Un motivo in più per votare ‘No’ al referendum di domenica prossima, 4 dicembre”, concludono i pentastellati.