10 Giugno 2016

La precaria condizione dei trasporti in Basilicata, tra soluzioni tampone (Freccialink) ed i pochissimi stanziamenti RFI

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freccialink

Da sempre il sistema di infrastrutture e trasporti in Basilicata ha scatenato roboanti proclami, facili illusioni e cocenti delusioni. Anche il presidente del Consiglio Renzi non si è ovviamente sottratto, promettendo collegamenti più veloci da Matera a Bari con le rotaie a scartamento ridotto ed i treni a gasolio delle Ferrovie Appulo Lucane (costo 60 milioni di euro). Renzi ha anche firmato con il Presidente della Regione Pittella il patto per la Basilicata, dove l’eterna incompiuta Ferrandina-Matera neanche veniva citata. Nemmeno l’aggiornamento del contratto di programma stipulato tra RFI e Governo ha apportato novità di rilievo a favore della Lucania, dove la situazione è rimasta inalterata.

Il testo in discussione in Commissione Trasporti, mette in luce ancora una volta la totale mancanza di volontà di creare le potenzialità di sviluppo per la Basilicata. L’unica novità che interessa la Lucania riguarda la velocizzazione della tratta Battiglia-Potenza. In generale nell’aggiornamento di contratto sono previsti appena dieci nuovi interventi per le regioni del Sud Italia contro i 199 per le regioni del Nord. È evidente che ridurre al sud per incrementare al nord – con opere inutili come la TAV Torino-Lione – sbugiarda, per l’ennesima volta, gli annunci del Governo Renzi che, con il Masterplan per il Mezzogiorno, si era detto pronto ad assumere tutte le iniziative possibili per il rilancio del Sud.

La vera novità nell’attuale panorama, è il servizio di autobus Freccialink inaugurato lo scorso 9 giugno dal Sindaco di Matera De Ruggieri, grazie al quale Matera sarà collegata all’AV di Salerno. Un contentino in realtà che in una certa misura è già presente (almeno fino a Ferrandina) in parte con i treni, in parte con gli autobus sostitutivi. Tuttavia continua a persistere il problema con il collegamento verso Bari dove le FAL detengono l’intoccabile monopolio. La promessa del primo cittadino è riuscire a percorrere la tratta in 58 minuti con l’obiettivo rimandato al 2018. Ma è evidente che le difficoltà per raggiungere il capoluogo pugliese continueranno a perdurare fino a quando il servizio sarà gestito dalle FAL. Anche Aldo Berlinguer, in questi giorni, ha criticato aspramente gli inadeguati collegamenti Bari-Matera, dimenticando in primo luogo di essere lui l’Assessore ai Trasporti e di non aver fatto nulla, insieme al Presidente Pittella, per risolvere la situazione di isolamento di Matera verso la direttrice Salerno. Sono infatti spesi circa 21 milioni di euro l’anno di soldi pubblici sulle Ferrovie Appulo Lucane, che precludono ogni tipo di interessamento e investimento da parte di RFI per il collegamento verso la Puglia e l’aeroporto di Bari.

Al taglio del nastro di Matera come capitale della Cultura 2019, stando così le cose, raggiungere la città non potrà che essere un’odissea. Al netto di ulteriori e nuovi proclami.